Un detto che amo in particolar modo è quello di “trasformare un problema in un’opportunità” (mi sembra sia stato attribuito addirittura ad Albert Einstein) oppure “di necessità virtù” (detto popolare).

Questo è ciò che ha fatto la Birra Castello, una birra nata nel 1997 e perciò priva di storia e di antiche tradizioni.
Facendo il verso alle classiche comunicazioni della concorrenza, ambienta la sua nascita nell’800 in un piccolo sperduto villaggio di qualche paese europeo, ma con un epilogo alquanto originale, dato che la birra sembrerebbe provenire dallo spazio.
Una storia assurda, completamente inventata, da chi una storia vera non ce l’ha.
E infatti lo spot termina con “La nostra birra è così nuova che non ha una storia, ecco perchè ne abbiamo inventata una”.

Anzi, l’originale punto di vista, lanciato da questa comunicazione è “meglio non avere una storia che averne una noiosa”… e come non dargli torto, data l’uniformità di storie e di spot (tutti uguali) degli ultimi anni?

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La Birra Castello vuole posizionarsi come una birra nuova, la birra di oggi, che si affida al know how dei migliori mastri birrai, è prodotta con la migliore tecnologia, è proiettata verso il futuro.

E strizzando l’occhio all’UGC, Birra Castello aspetta dal pubblico suggerimenti di altre storie inventate da scrivere sul sito www.birracastello.it, e lancia un concorso: “Stappa e sfoglia” con in palio cento abbonamenti a “La Gazzetta dello Sport” www.concorsobirracastello.com.

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approfondimenti

Birra Castello – www.birracastello.it
Stappa e sfoglia – www.concorsobirracastello.com
Canale YouTube – www.youtube.com/user/BirraCastello97