Calzedonia ci riprova.
Dopo la polemica dello spot precedente “Sorelle d’Italia” sospeso per un presunto “oltraggio al sentimento nazionale“, l’azienda veronese rilancia il suo messaggio di ottimismo con un nuovo spot in onda da ottobre sulle principali reti tv e satellitari.
Per chi si fosse persa la polemica
La precedente comunicazione era composta da una serie di immagini di donne nella loro vita quotidiana, dove le calze ritmavano varie situazioni “femminili” e non, in cui lo sfondo musicale era una specie di cover dell’Inno di Mameli.
L’Associazione Consumatori Sportivi sporse denuncia per oltraggio al sentimento nazionale allo IAP, Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria, il quale ha commentò la scelta di sospendere lo spot con la motivazione “Riteniamo di aver centrato un obiettivo importante a tutela dell’Inno d’Italia e di quello che rappresenta per tutti gli italiani. Era assurdo che l’emblema musicale della nostra Nazione venisse utilizzato a scopi meramente commerciali per vendere calze”.
Anche molti politici si risentirono dell’uso improprio dell’inno nazionale, come Angelo Vaccarezza (presidente della Provincia di Savona, noto per varie sue iniziative patriottiche), Giancarlo D’Anna (consigliere marchigiano del Pdl), Romano La Russa (coordinatore del Pdl lombardo).
Forse, invece di criticare questa scelta un po’ azzardata ma coraggiosa, di “femminilizzare” l’inno nazionale, avrebbero dovuto fare più attenzione a spot pubblicitari con messaggi ben più gravi (uno su tanti lo spot della Cauldron Holding “Montami a costo zero“)…
IL FUTURO è ROSA
Ma voltiamo pagina…
Il nuovo spot, realizzato dalla Saatchi & Saatchi, riprende le immagini già usate in precedenza (con un trattamento fotografico che ho molto apprezzato all’epoca: dolce ma non stucchevole e stereotipato) raccontando le donne attraverso le immagini di scene di vita quotidiana femminile, e con in sovraimpressione una dedica a tutte le donne, anzi: a tutte le sorelle d’italia che non hanno bisogno di parole…
Coraggiosa anche la scelta di richiamare la comunicazione incriminata in precedenza nel pay off.
Un colpo di coda intelligente e ironico… e vediamo ora se anche la parola “sorelle” sarà considerata oltraggio al sentimento nazionale…
[ad#468×60-bianco]
