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Rethinking Happiness alla Biennale di Architettura di Venezia 2010

È possibile trovare nuove realtà che ispirino nuovi modi di vivere?
Per l’architetto e designer, Aldo Cibic sì.  Ma ad una condizione: ripartire da zero. Predisporsi a guadare con altri occhi la contemporaneità per ridefinire, in una mutata condizione socio-economica,  i bisogni, le abitudini, le attività e i sogni.
E lui lo fa con “Rethinking Happiness” alla Biennale di Architettura di Venezia 2010.
Un progetto di ricerca capace di immaginare, in una prospettiva multidisciplinare, un miglioramento nella qualità di vita delle persone a livello sociale, economico, ambientale.

“Rethinking Happiness”. Ripensare la felicità attraverso nuove comunità possibili.  Un grande plastico che presenta 4 riflessioni di carattere urbanistico che affrontano tematiche diverse del territorio. 4 diversi progetti che hanno coinvolto insieme ai cittadini, architetti, urbanisti, paesaggisti e designer,  sociologi ed economisti.
Un campus tra i campi. A Venezia una condizione di autosufficienza energetica ed alimentare.
Urbanismo rurale. A un’ora di Shangai un parco rurale di 4 kmq con servizi condivisi, nuove attività e relazioni in sintonia con il territorio.
Superbazar. Nella periferia di Milano, un nuovo spazio pubblico che ospita attività funzionali.
Nuove comunità nuove polarità. In un paese delle Alpi, un piccolo centro diventa un grande centro.
“Rethinking happiness” racconta di futuri possibili.

 

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Laurea in giurisprudenza, Master in Management della Cultura, Master in Comunicazione d’Impresa e corso di specializzazione per Addetto Stampa. Ha lavorato nella comunicazione di festival e rassegne culturali tra cui I Concerti nel Parco, Passeggiate Romane, Enzimi. Ha ideato e diretto il festival Il Lusso Essenziale, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura di Roma.

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