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Marta Ascenzi e il Re_plastic camouflage

Inauguriamo questa nuova rubrica con i progetti della fashion designer Marta Ascenzi, talento eccentrico e stravagante, tutto Made in Italy.

La sua è una reinterpretazione del knitting. Utilizza la tecnica della maglia per intrecciare  lane differenti che avvolgono il corpo e creano movimenti. L’abito in questo modo è in continua trasformazione, è sempre diverso. Domina i colori. Li studia, li conosce, li guida. Ci gioca, mescolandoli e creando miriadi di sfumature che fanno la singolarità di ogni capo.

L’organico è il suo punto di riferimento. E le sue creazioni nascono da una critica alla chirurgia estetica e ai processi cui la donna deve sottoporsi. È un RE_PLASTIC CAMOUFLAGE. Per rappresentare la pelle cadente del corpo vengonoo utilizzate diverse tipologie di lane, queste lavorate ai ferri (come le nonne insegnano) danno vita ad una pezza di tessuto.Questa assemblata a pezze simili, dà origine al capo, creando così un abito “decadente” questo aggettivo qualificativo viene dato per la perdita di consistenza che la vecchiaia dà alla pelle, così da originare un corpo flaccido e inerme.

 

Laurea in giurisprudenza, Master in Management della Cultura, Master in Comunicazione d’Impresa e corso di specializzazione per Addetto Stampa. Ha lavorato nella comunicazione di festival e rassegne culturali tra cui I Concerti nel Parco, Passeggiate Romane, Enzimi. Ha ideato e diretto il festival Il Lusso Essenziale, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura di Roma.

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