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I pendolari spendono nove giorni all’anno per andare al lavoro, ce lo dice Waze

Il pendolare medio italiano impegna nove giorni all’anno per andare al lavoro, di cui 3,4 giorni di ritardo, bloccato nel traffico. Lo rivela una ricerca condotta in Italia per conto di Waze, l’applicazione  gratuita social per la navigazione che nel nostro paese ha superato il milione di utenti.

La ricerca mostra che il pendolare medio ha un tempo di percorrenza medio di 32 minuti e una media di ritardo, calcolata in città, di circa 11 minuti al giorno.

La maggiore frustrazione causata dal ritardo è rappresentata dalla perdita di tempo (42.2%) mentre il 30% circa ha uno stress provocato dalla consapevolezza di essere in ritardo. Molta irritazione per i pendolari deriva dalla noia di essere seduti in auto nel traffico (24.8%) e dall’assistere al  comportamento incivile degli altri guidatori (16.5%). L’8.7% invece si sente frustrato in quanto non conosce i motivi dell’ingorgo stradale in cui si trova.

Il sondaggio rivela inoltre che i pendolari hanno diversi e disparati modi per tenersi impegnati.  I litigi sono la maggiore occupazione (28.6%) mentre ci si trova bloccati nel traffico, mentre altri ne approfittano per rifarsi il trucco o radersi (8.7%). Chi ha in mente solo il lavoro occupa il tempo in auto per prepararsi ad un colloquio (9.9%) oppure per tenere delle riunioni con collaboratori o colleghi (3%).

Per alcuni, un ingorgo di traffico è l’occasione per corteggiare altri guidatori (4.8%) e qualcuno ha anche ammesso di aver avuto un rapporto sessuale (1%). Una sola persona ha riferito di aver partorito mentre si trovava bloccata in auto in un ingorgo.

Yael Elish, Vice President of Product and Marketing in Waze, ha commentato: “Le code e gli ingorghi stradali sono una costante tensione con cui dobbiamo fare i conti tutti, sia chi vive in grandi città sia nei piccoli centri. Waze fornisce ai pendolari una modalità di condivisione delle informazioni sul traffico con gli altri guidatori, per aiutarli ad evitare problemi e pericoli stradali e avere degli spostamenti fluidi. La sicurezza resta comunque la nostra priorità, la nostra applicazione permette infatti un’interazione con gli altri automobilisti soltanto quando si è fermi”.

Grazie a Waze gli automobilisti possono ridurre i propri tempi di percorrenza del 10%.

Per chi non lo sapesse: Waze è un’applicazione social per il traffico e la navigazione basata sulla più grande community mondiale di guidatori che condividono in tempo reale informazioni sul traffico e contribuiscono al “bene comune” sulla strada. Semplicemente guidando con Waze aperto, gli utenti contribuiscono passivamente a rilasciare informazioni sul traffico e su altri dati relativi alla strada che stanno percorrendo. Gli utenti possono ricoprire un ruolo più attivo condividendo informazioni stradali su incidenti, blocchi di polizia, o qualsiasi altro pericolo stradale, aiutando gli altri utenti presenti nella zona a fare attenzione su ciò che accade – e dato che è generato al 100% dagli utenti, più persone usano Waze e migliore (e più divertente) può diventare il viaggio!

Il sondaggio, eseguito su 1.000 intervistati, è stato condotto da Art per conto di Waze durante il mese di Febbraio 2012.

[ Foto – © S_E – Fotolia.com ]

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