Alejando Cartagena vive e lavora a Monterrey, nel Messico. I suoi progetti, che comprendono ritratti e paesaggi, non sono che il mezzo scelto dal giovane fotografo di indagare questioni sociali, ambientali ed urbanistiche.
Le sue serie fotografiche sui sobborghi messicani sono collegate tra loro, non necessariamente in modo narrativo o sequenziale, e già i titoli rendono direttamente la verità rappresentata: Landscape as Bureaucracy, Between Borders, Portrait of Absence per citarne alcuni.
La mia serie preferita è Car Poolers, che ritrae i pendolari che dividono lo stesso mezzo di trasporto, pick-up o camioncini, visti dall’alto.
La maggior parte delle foto ritrae per lo più ragazzi che dormono nella parte posteriore del camion, tra oggetti vari e attrezzi di lavoro. La maggior parte di loro dorme, alcuni leggono. Osservando meglio poi, si riesce quasi a “sentire” se stanno andando a lavoro o tornano a casa, stanchi.
Il progetto è anche finalista ai Sony World Photography Award.
Da guardare anche Fragmented Cities, ma di questa serie non vi anticipo neanche una foto, è da vedere sul suo sito.