
WIPI, ovvero Women in Photography International è una rete creata per/da donne che lavorano nel mondo della fotografia internazionale.
Fondata nel 1981 e riorganizzata nel 2000 come centro risorse online, il WIPI raccoglie fotografe, insegnanti, studentesse e gallerie di tutto il mondo. E’ un punto di riferimento per fare blocco e gruppo, figlia di una mentalità che non viene, come in Italia, troppo spesso messa in discussione: le donne fanno rete, per aiutarsi e cooperare, per farsi conoscere e creare, per proteggersi e per proporsi in un mondo sempre meno facile.
Mostre, lettura porfolio, workshop e conferenze, premi: ogni anno questa organizzazione no-profit lavora con le donne del mondo del mondo della fotografia per promuovere il proprio lavoro.
I premi prevedono molte categorie, da quelle professionali e legate all’editoria come al photo-editing fino a quelle foto-amatoriali.
Un centinaio sono le personalità illustri della storia premiate come donne che si son distinte in questo ambito, da Berenice Abbott a Annie Leibovitz. Il sito internet raccoglie e organizza tutti i materiali, come quelli delle mostre passate. Ogni anno un tema diverso, nel 2011, nel trentesimo anno d’attività, hanno lavorato con il bianco e nero e i colori. Promuovono i talenti nascenti e legano il loro nome a talenti consolidati: il WIPI è un punto di riferimento e di riflessione, discussione e approfondimento.
F2 e-zine è il magazine prodotto dal gruppo. Sfogliando la pagina i due articoli di questo mese sono di Patrizia Pulga, italiana, che si è occupata delle donne in Algeria durante la Rivoluzione del Gelsomino e delle fotografe di altri mondi come Shirin Neshat.
Le donne sanno e possono essere protagoniste, lavorando in maniera intelligente e con un messaggio chiaro e specifico, senza perdersi in cliché o stereotipi istituzionalizzati dai media e dalle pubblicità.