Anche per quest’anno l’Enpa ha voluto usare un messaggio forte e provocatorio per la sua campagna contro il massacro degli agnellini in prossimità di Pasqua.
Con il claim Buona Pasqua a chi non mangerà neonati la nuova campagna – Ideata e realizzata gratuitamente dall’agenzia Itaca Comunicazione – fa leva sull’inconsapevolezza di ciò che si ha nel piatto. La maggior parte delle persone, ormai, acquista carne direttamente al supermercato, dove la confezione sterile e asettica non lascia trasparire nulla su ciò che era prima quel pezzo di carne.
L’obiettivo dichiarato è di stimolare la reazione emotiva con il pensiero di un neonato, strappato alla mamma prima ancora di poter correre libero nei prati e provare l’emozione di brucare un po’ d’erba.
Per l’Enpa è sempre difficile affrontare questo e altri temi inerenti senza rischiare di cadere nel fanatismo, ma con questa campagna vuole lanciare un invito alla riflessione, con la speranza che quest’anno, sulle tavole degli italiani, il menù possa essere diverso dal classico “neonato al forno”.
L’ENPA: «SALVIAMO 700MILA CUCCIOLI DI PECORA, A PASQUA SCEGLIAMO IL MENU VEGETARIANO»
«Fermiamo la strage “rituale” di agnelli, a Pasqua scegliamo un menù vegetariano o vegano.» E’ questo l’appello che l’Enpa lancia alle famiglie italiane con l’approssimarsi delle festività pasquali. Festività che, come il Natale, sono tali soltanto per gli uomini, ma non per migliaia gli animali destinati a finire anzitempo la loro vita nei mattatoi.I più colpiti sono proprio gli agnelli – cuccioli con appena un mese di vita -, uccisi in ossequio ad una insensata ed anacronistica tradizione. I numeri di questo massacro sono impressionanti: ad aprile 2011 ne sono stati sacrificati più di 700mila, mentre nel periodo natalizio (sempre nel 2011) ne sono stati macellati addirittura 1,4 milioni. Questo significa che quasi il 50% di tutti gli agnelli soppressi lo scorso anno (più di 4,3 milioni) sono stati abbattuti per celebrare le festività.
Non mancano però alcuni segnali di speranza che evidenziano una timida inversione di tendenza. «Se il trend dovesse essere confermato anche negli anni a venire, sarebbe una ulteriore riprova delle sensibilità animalista degli italiani che, sempre più numerosi, dicono no al consumo di carne», commenta l’Enpa che prosegue: «Questo per noi rappresenta un ulteriore stimolo a non abbassare la guardia ed a rafforzare l’ impegno a difesa degli animali; l’unico modo per tutelarli realmente è quello di non destinarli al consumo alimentare. Consumo che, come testimoniano autorevoli esponenti del mondo scientifico – tra cui il professor Veronesi -, è anche molto dannoso per la salute umana. Scegliere un menù vegetariano o vegano, dunque, non rappresenta soltanto una scelta etica ma anche un modo per migliorare il nostro benessere.»
(2 aprile – comunicato stampa)
approfondimenti
ENPA – www.enpa.it
Itaca Comunicazione – www.itacacomunicazione.it
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