Massimiliano Gatti (Voghera, 1981) è il vincitore della IV edizione di co co co como contemporary contest, il concorso ideato e promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Como, con lo scopodi scoprire nuovi giovani talenti e offrire l’opportunità di promuovere il loro lavoro sulla scena artistica contemporanea italiana, favorendone la circuitazione sul territorio nazionale.
L’artista, che ha vinto con l’opera “Peta”, una serie di 10 stampe fotografiche, oltre a ricevere un premio in denaro di 2.000 Euro, terrà unamostra personale nello spazio espositivo di S. Pietro in Atrio a Como, dal 10 novembre al 9 dicembre 2012.
Prima di arrivare al verdetto finale, la giuria –composta da Francesco Paolo Campione, Direttore del Museo delle Culture di Lugano,Luciano Caramel, storico dell’arte, Chiara Canali, curatore, Cristian Contini, gallerista, Momo Banfi, collezionista, Silvia Rossi, Responsabile delle Relazioni esterne di Federculture, Walter Trecchi, artista – ha vagliato oltre 400 candidature, giungendo a una selezione di 20 artisti, con opere che spaziano dalla pittura alla fotografia, dall’installazione/scultura alla video arte: Francesca Agnelli, Josè Angelino, Valentino Campisi, Claudia Campus, Emilia Castioni, Manuel de Marco, Federica di Carlo, Emanuele Dottori, Chiara Foresti, Debora Garritani, Massimiliano Gatti, Gruppo Umberto Rotondella, Roberta Orlando, Gianfranco Pulitano, Santissimi, Serena Scopini, Francesco Sisinni, Eleonora Todde, Quiet Ensemble, Serena Zanardi.
Le loro opere verranno presentate in una collettiva, ospitata a Como allo Spazio Natta e a S. Pietro in atrio, dal 23 giugno al 29 luglio.
Come recita la motivazione per la scelta del vincitore: “la scelta della giuria intende premiare la capacità di raccontare una storia intima attraverso una serie di immagini decontestualizzate di particolare nitore. La memoria personale, filo conduttore della riflessione estetica dell’artista, compone una sorta di abbecedario semiologico che restituisce per segni minimi, ma culturalmente ed esteticamente significativi e condivisi, una fenomenologia segreta e personale dai contenuti capaci sia d’interagire fra loro, sia di dialogare nel loro insieme, a diversi livelli, con la percezione del lettore dell’opera d’arte.
La qualità tecnica e compositiva dell’opera esprime un linguaggio originale e innovativo, e manifesta le mature qualità espressive dell’artista, che sono ulteriormente asseverate dalla coerenza interna dell’opera nei confronti della sua ricerca e della sua produzione recente”.
Il Premio speciale Federculture “Centro – periferia”, novità di quest’anno, nato dalla partnership instaurata tra l’assessorato alla Cultura e l’associazione Federculture di Roma, va all’artista Valentino Campisi (Bologna, 1989) con l’opera “Senza titolo 2011”, una striscia di pellicola strappata rappresentante una sequenza di cieli, (diversi – ma sempre lo stesso) in cui il supporto vede verificare su se stesso il contrasto tra un gesto così violento e fisico e un soggetto etereo e irraggiungibile come il cielo.
Oltre che a Como, Valentino Campisi avrà l’opportunità di esporre la sua opera a Roma, nella mostra collettiva del finalisti del concorso Centro – periferia, promosso da Federculture, tra maggio e giugno.
Allo stesso modo, l’artista Rori Palazzo (Palermo, 1977), che è stata selezionata dalla giuria del premio “Centro– Periferia” Federculture, avrà la possibilità di esporre la sua opera “Dream #01 / La mia casa (Alessandra)”, oltre che a Roma, anche nella mostra collettiva co co co di Como.