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“Pesce fresco” taglieri o sculture?

Stefano Pilato, classe 1965, vive e lavora in Toscana operando nel campo delle arti visive.
Dal 1993 ha sviluppato la produzione artistica Pesce Fresco. Raccogliendo sulle spiagge etrusche quello che il mare restituisce, soprattutto legno, assemblandolo con altri materiali costruisce principalmente pesci da appendere. Inoltre realizza sempre con lo stesso principio del riciclaggio, installazioni, sculture, lampade, specchi, oggetti di scena e altro.

Ecco questo è quello che con grande divertimento cerco di fare da diversi anni: il riciclaggio artistico. La mia formazione artistica mi ha sempre fatto vedere, anche a causa di una visione da graphic designer, l’oggetto-materiale che cerco di riutilizzare come un reperto che ha diritto di vivere un’altra vita in cui la dignità estetica, l’efficacia formale del design-progetto che lo contraddistingue, possa essere abilitata oltre la funzione per cui è nato, diventando parte di un pesce, di un bufalo o di un coccodrillo albino.

Fino al 23 giugno 2012 è possibile visitare presso àcasa gallery – via Emanuele Bertazzoli, 9/b, Poncarale – Brescia – la sua ultima mostra Pesce Fresco on the Hill.

 

Dalla produzione artistica del livornese Stefano Pilato nasce per KnIndustrie la collezione di taglieri “Pesce fresco”.

Le opere in cui si cimenta l’artista sono basate sull’utilizzo di materiale di recupero, prevalentemente pezzi di legno restituiti dal mare della costa tirrenica, che, da quasi  vent’anni, Stefano Pilato trasforma in pezzi unici, vere opere d’arte che riproducono in modo ironico  e fantastico gli abitanti del mare.

“Francesco Zani della KnIndustrie ha colto l’essenza del mio lavoro”, afferma Stefano Pilato,” un disegno grafico potenzialmente valido per uno sviluppo seriale.
Ispirandosi alle mie opere,  ha realizzato una collezione di oggetti con una funzione pratica, concreti taglieri da cucina nobilitati anche a sculture da appendere”.

I pezzi sono realizzati in noce canaletto naturale da un lato (quello da usare come tagliere) e  colorato con vernici impregnanti alimentari dall’altro.

Tre sono le tipologie: “BLUE FISH” un pesce abissale di colore blu (misura cm 50×25), dove una ciotola in acciaio tenuta da una calamita funge da grande occhio (quando il pezzo viene usato come scultura da appendere)  o da ciotola per salse ( quando il pezzo è usato come tagliere); la balena “MOBY DICK” in legno sbiancato di noce canaletto (misura cm 70×24) e “ZAMPY FISH” un pesce dal grande occhio in acciaio che ricorda uno “zampirone”, sempre in legno di noce canaletto, color grigio e nero (misura cm 55×18).

Tutti oggetti rifiniti con la cura e l’alta qualità che caratterizza la produzione KnIndustrie: perfetti nella loro funzione, ma anche simpatici da portare in tavola.

 

 

Approfondimenti
Stefano Pilato – www.artpescefresco.com/
KnIndustrie – www.knindustrie.it

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