Non è possibile confondere la serie Galaxy con i prodotti Apple che sono visibilmente più belli per semplicità e linearità, secondo quanto stabilito dal giudice britannico Birss impegnato a dirimere una controversia tra le due imprese.
Secondo il giudice non c’è dubbio sulle differenze tra i prodotti dell’una e dell’altra marca ed è quindi necessario che Apple corregga il tiro dopo avere incolpato la concorrente asiatica di avere copiato design e tecnologia. All’azienda di Cupertino viene perciò richiesto di realizzare una campagna pubblicitaria su diversi giornali, riviste e sul proprio sito web per almeno 6 mesi affermando che Samsung “non ha copiato iPad”.
Apple viene così di fatto obbligata a fare pubblicità alla Samsung, comperando spazi su Financial Times, Daily Mail e Guardian Mobile magazine per dire al mondo inglese che i prodotti della concorrente non sono stati copiati da quelli dell’azienda americana, come stabilito dal giudice.
La battaglia legale tra Samsung e Apple continua negli Stati Uniti, dove l’ingiunzione preliminare contro il Galaxy Tab 10.1 è ancora aperta.