Asafumi Yamashita e i suoi rari ortaggi giapponesi nella periferia di Parigi
A mezz’ora da Parigi nella sua periferia occidentale, in un piccolo campo nella regione dell’Île-de-France, cresce un fantastico mondo vegetale abitato da 50 diverse varietà di ortaggi giapponesi.
Kabu, (rape bianche), hinona (lunghe rape viola), komatsuma (spinaci), Myoga, (un cugino dello zenzero), melanzane bianche e viola, snaps, (una varietà di piselli che si mangia con la buccia), pomodori nani. Sono solo alcuni degli insoliti ortaggi che popolano i campi e le serre di Asafumi Yamashita, che due volte a settimana consegna a mano ad un selezionatissimo gruppo di chef parigini, il prezioso raccolto.
Tanto selezionato che non scende sotto le tre stelle: Pascal Barbot con l’Astrance, Pierre Gagnaire, Eric Briffard con Le Cinq.
Le sue verdure sono ricercatissime e la lista d’attesa cresce ogni giorno. Ma il contadino urbano preferisce mantenere la sua produzione su piccola scala.
Asafumi seleziona con cura i semi che arrivano rigorosamente dal Giappone, scegliendo quelli che mi piace mangiare, come melanzane o daikon, ravanello estate in inverno; quelli che amo crescere, come i pomodori, che mi ricordano i bonsai perché hanno bisogno di attenzioni costanti; e infine quelli che mi chiedono ristoratori.
E ci tiene a sottolineare che non prende delle ordinazioni dagli chef . Loro indicano solo il quantitativo, la scelta degli ortaggi è personale. Ogni martedì consegna le sue verdure e curiosa nelle cucine per capire come sono state utilizzate, per ascoltare le esigneze, capire le personalità e consigliare gli abbinamenti.
L’atelier di questo artista dei vegetali, si chiama LE KOLO, Chemin des Trois Poiriers, 78130 Chapet.