L’Estate Romana è una serie di manifestazioni che coinvolgono l’intero tessuto della Capitale sotto il periodo estivo. Fu una delle invenzioni di Renato Nicolini, ex assessore alla Cultura del Comune di Roma, di quasi quarant’anni fa, ed è una tradizione divenuta brand della città.
Quest’anno, per diversi motivi economici e politici, la manifestazione è stata messa in discussione, ma con la nuova giunta sembra che anche per quest’anno avrà luogo, nonostante i tagli e la crisi (che a Roma colpisce in maniera devastante il settore della Cultura).
E’ stato presentato il nuovo logo per l’edizione 2013 insieme alla campagna.
Il logo
La coincidenza dei riferimenti grafici e cromatici tra il simbolo della città e quello del sistema di eventi, vuole valorizzare l’identità tra l’istituzione e uno degli appuntamenti più noti e consolidati della città.
Realizzato da Inarea Identity and Design Network – la rete internazionale e indipendente di designer, architetti, strategist e consultant, specializzata nella creazione e gestione di sistemi di identità, che da anni gestisce e coordina l’immagine del Comune di Roma (prima) e Roma Capitale (dopo) – il logo dell’edizione 2013 sfrutta font, colori e impaginazione identitari, forse troppo istituzionalizzati/nti, che, a mio parere, trasformano l’immagine di una manifestazione artistica in uno dei tanti Dipartimenti o Municipi del Comune.
La campagna
Un approccio completamente diverso, e a tratti estraniante, è stato utilizzato per la campagna, affidata alla BCV associati.
Per la Campagna Estate Romana 2013 si è voluto partire dallo spirito in origine della manifestazione – uno dei grandi motori per la rinascita della Capitale, per cambiare pagina rispetto a una stagione buia e grigia, per ricreare un senso di comunità, di partecipazione da parte dei cittadini – per raccontare una nuova pagina nella vita della città, un cambio di atmosfera, uno spirito nuovo, un nuovo coinvolgimento, protagonismo e senso di appartenenza dei cittadini.
La headline della campagna “Roma è più bella se ci sei tu” vorrebbe rendere protagonisti i romani, dal centro storico alla periferia, e tutti gli ospiti (turisti, visitatori etc.) della città, dato che ogni manifestazione diventa importante e di successo esclusivamente per la partecipazione del suo pubblico.
La baseline “Estate Romana. 100 giorni, 100 notti, 1000 luoghi per stare insieme” evidenzia la varietà e l’ampiezza sia dei contenuti sia delle location (dal centro alla periferia) e rappresenta un invito a partecipare rivolto a tutta la città.
Il trattamento visivo, semplice e “popolare”, sottolinea in modo “fresco” e accessibile il nuovo spirito dell’Estate Romana 2013.
Il sito
Ancora non abbiamo dettagli su sito ufficiale della manifestazione www.estateromana.comune.roma.it, che sarà online da oggi 9 luglio 2013 (e non ancora visibile al momento della redazione di questo articolo).
Il sito, realizzato da Zètema Progetto Cultura e costantemente aggiornato e implementato, ha confermato negli anni di essere un efficace strumento di consultazione. Caratterizzato da una grafica al tempo stesso lineare ma efficace, è uno degli strumenti informativi principali per reperire ogni notizia utile relativa alla storica manifestazione. Il visitatore può navigare seguendo molteplici percorsi per individuare l’appuntamento che soddisfa maggiormente i suoi gusti.
L’Estate Romana è presente sui Social Network: Facebook e Twitter. È possibile anche chiamare il contact center 060608, attivo dal lunedì alla domenica dalle 9 alle 21.
Ricapitoliamo
- un logo rigido e istituzionalizzato ai massimi livelli;
- un trattamento visivo semplice e popolare… oserei dire quasi naïf e senza uno stile definito;
- una scelta cromatica (soprattutto per lo sfondo) che male accompagna il cambio pagina rispetto a una stagione buia e grigia;
- impaginazione e gabbia grafica inesistente e inconsistente;
- il logo ufficiale, inglobato nella sua fascia di rosso pompeiano, sembra completamente fuori luogo e posticcio;
- per il sito non ci resta che attendere: a questo punto quasi esclusivamente per capire se l’interfaccia grafica avrà un terzo approccio visivo, completamente diverso dai primi due elementi, o riuscirà ad amalgamarli al meglio, senza pecette posticce.
Voi che ne pensate?
Gaetano Lauritano
… penso che se lo scrivevano a penna su un foglio A4 era più bello.
¡sa
Visto che all’occorrenza siamo un popolo di allenatori, critici e art director… e pur da ex allieva di Antonio Romano, sono d’accordo!
Non so se mi stupisce più il logo da solo, la campagna da sola o il loro abbinamento. Sembra che a volte tengano di più al portafoglio che alla reputazione, chissà forse il budget non era all'”altezza”!
Alessio C
La gabbia un po… “dilettantistica”? …mi lascia mooolto perplesso. L’approccio è sicuramente naif ma penso sia voluto (spero)