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The Good Bike, ovvero come trasformare biciclette abbandonate in arte

“Ho scoperto che andare in giro in bicicletta per qualche ora al giorno, mi aiuta a conservare l’equilibrio. La sensazione fisica di di muoversi esclusivamente grazie alle proprie forze, congiunta al senso di padronanza che caratterizza gli spostamenti su due ruote, sia piacevolmente tonificante e rassicurante sebbene temporanea, e sufficiente a fornirmi un centro di gravità per tutta la giornata.”
È un rapporto forte quello con la bicicletta, come racconta David Byrne nei suoi “Diari della bicicletta” .

E come raccontano due artiste di Toronto, Caroline Macfarlane e Vanessa Nicholas, che da qualche anno salvano biciclette abbandonate dalla spazzatura, aggiungendo colore al paesaggio urbano.

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In poco tempo hanno recuperato 36 bici e trasformato spazi pubblici. Le loro installazioni, da azioni di “guerrilla biking”  sono diventate vere opere d’arte pubblica riconosciute dal sindaco di Toronto, Mayor Rob Ford, che ha dato loro il nome di “The Good Bike Project“.

Ogni bicicletta racconta una storia ispirata dal luogo in cui è stata ritrovata.

 

Laurea in giurisprudenza, Master in Management della Cultura, Master in Comunicazione d’Impresa e corso di specializzazione per Addetto Stampa. Ha lavorato nella comunicazione di festival e rassegne culturali tra cui I Concerti nel Parco, Passeggiate Romane, Enzimi. Ha ideato e diretto il festival Il Lusso Essenziale, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura di Roma.

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