Siamo a est di Londra all’interno di una stazione di alimentazione idraulica, un vecchio fabbricato costruito nel 1890 e gestito in origine dalla Hydraulic Power Company di Londra. Dopo la sua chiusura nel 1977 l’edificio ha subìto un’importante ristrutturazione ed è stato trasformato in un un centro di arti contemporanee e ristorante.
A capo di questa imponente, spettacolare ma sopprattutto ambiziosa riqualificazione di un luogo icona della città, c’è Jules Wright, direttrice del teatro australiano, una leader culturale sempre alla ricerca di talenti emergenti, una “outsider” che, nata a Melbourne e cresciuta in una famiglia della classe operaia ad Adelaide, dopo aver vinto una borsa di studio nel Commonwealth andò a studiare alla Bristol University.
“An idea consinstently in transition”. Questa è la filosofia di The Wapping Project o “baby Tate”, uno spazio che è luogo dedicato alle arti – musica, arti visive, danza, moda, fotografia, cinema, architettura e design – risorante, libreria e che presto incarnerà altre anime, quella di teatro dal vivo e albergo.
Un progetto visionario di riutilizzo di spazi urbani