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Halley Dockerty: l’arte del 18° e 19° secolo incontra Google Street View

L’artista Halley Dockerty reinterpreta le città disegnando mappe visive per nuovi nomadi urbani. Tokyo, Gerusalemme, Instabul, Parigi, Berlino, Amsterdam. Nei suoi collages, scene di città ritratte in famose tele del 18 e 19 secolo si sovrappongono ad attualissime immagini digitali di Google Street View.

Da Canaletto a Hopper da Utagawa Kuniyoshi da Francesco Guardi a Jean Béraud, da Utagawa Hiroshige a Gerrit Adriaenszoon Berckheyde, Dockerty modifica i paesaggi urbani creando nuove prospettive.

Un progetto fotografico dedicato a tutti coloro che “amano attraversare – per usare le parole della scrittrice Arianna Dagnino – frontiere fisiche e psichiche lasciandosi contaminare da saperi e linguaggi diversi”.

 


 

[ via The Guardian ]

Laurea in giurisprudenza, Master in Management della Cultura, Master in Comunicazione d’Impresa e corso di specializzazione per Addetto Stampa. Ha lavorato nella comunicazione di festival e rassegne culturali tra cui I Concerti nel Parco, Passeggiate Romane, Enzimi. Ha ideato e diretto il festival Il Lusso Essenziale, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura di Roma.

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