#FilmIsAlive la campagna della Ferrania per riprendere la produzione di pellicole
Dopo la Polaroid e The Impossible Project è il turno dello storico stabilimento italiano avviare una raccolta fondi su Kickstarter per non chiudere.
La Ferrania è uno degli unici quattro posti al mondo, insieme a Kodak, Fuji e Agfa, in cui venivano prodotte pellicole a colori per la fotografia che il cinema. Le origini della fabbrica risalgono al 1882, quando in Liguria venne costruita una fabbrica di dinamite, la SIPE (Società Italiana Prodotti Esplodenti), alla quale si rivolse perfino la Russia, a corto di esplosivi, durante la Prima Guerra Mondiale.
Con le ingenti scorte di materiale lasciate alla fine del conflitto venne l’idea di riconvertire l’azienda e iniziare a produrre celluloide (nitrocellulosa e canfora), il materiale da cui è prodotta la pellicola cinematografica.
Come già sappiamo, l’arrivo del digitale ha alterato gli equilibri per tutti i produttori di pellicole, la crisi economica a colpito tutti, e Ferrania è stata la prima industria cinematografica a doverci fare i conti nel 2003 dichiarando bancarotta.
Nicola Baldini e Marco Pagni, insieme a degli ex dipendenti, hanno deciso di far tornare Ferrania agli antichi splendori, hanno ristrutturato le fabbriche, recuperato il materiale e fatto in modo di poter avviare la produzione.
Non potendo contare su investitori nazionali Baldini e Pagni hanno cercato fondi su Kickstarter per l’acquisto di tre macchinari, “Big Boy” “Walter” e “Trixie”, che consentiranno a Ferrania Film di soddisfare la domanda del mercato analogico riducendo i costi.
L’obiettivo da raggiungere è di 250.000 dollari e a 15 giorni dalla scadenza del progetto è stato raggiunto e superato!
Anche io ho dato il mio piccolo contributo… più che altro per poter dire di ever aiutato anche questo progetto impossibile a realizzarsi!