Uno dei tanti manifesti provocatori politici compare in un espositore a fogli mobili, di fronte alla sede universitaria di Palazzo Nuovo a Torino, proprio sotto la Mole. “Rimandiamoli al loro paese” e “Stop invasione” sono le scritte più in evidenza, firmate con il simbolo della Lega Nord e con una foto in cui una persona sofferente di colore sorregge il corpo di un bambino.
No, non stiamo parlando della solita provocazione razzista di un partito politico, ma l’uso (anzi l’abuso) di un’immagine del grande fotografo brasiliano Sebastião Salgado.
Subito l’agenzia Contrasto, rappresentante in Italia del fotografo, ha richiesto al segretario federale Salvini di ritirare il manifesto e ha intrapreso le dovute vie legali in “denuncia dell’uso abusivo della fotografia di Salgado fatto dalla Lega”.
Ma quest’ultima di dissocia (dalla creazione del manifesto, ma non dal messaggio ovviamente), nega di esserne l’autore accusando sedicenti “centri sociali”, e il segretario piemontese Cota annuncia anche lui azioni legali.
Non è la prima volta che accade, e non è la prima volta che ne segue la dinamica classica, tecnicamente definita “scaricabarile“.
Ricordiamo quando Fratelli d’Italia utilizzò una foto di Oliviero Toscani contro l’adozione alle coppie gay, e come la responsabilità su subito scaricata sui “ragazzi”. La stessa dinamica si ripete anche in questo caso: noi non c’entriamo, è stato qualcun altro.
Ma la domanda lecita è: come si è avuto accesso all’immagine in alta risoluzione del Maestro e del logo del Partito politico, e come si è riusciti ad avere accesso ai canali ufficiali di diffusione, in questo caso all’espositore ufficiale del Comune, concesso in gestione all’agenzia Igp Decaux?
Come è stata possibile una tale leggerezza, soprattutto nell’utilizzare il lavoro di un fotografo i cui valori e messaggio sono sempre stati diametralmente opposti dai valori della Lega?
Vedi la galleria di immagini su Repubblica Torino.
CONTRASTO DENUNCIA L’USO ABUSIVO DELLA FOTOGRAFIA DI #SALGADO FATTO DALLA LEGA NORD A TORINO pic.twitter.com/WiO7jIfrw2
— Contrasto (@Contrastobooks) January 16, 2015
CONTRASTO DENUNCIA L’USO ABUSIVO DELLA FOTOGRAFIA DI SALGADO DALLA LEGA NORD A TORINOIn relazione ai manifesti firmati Lega Nord comparsi a Torino in varie posizioni che riproducono senza autorizzazione una fotografia di Sebastião Salgado, Contrasto (rappresentante in Italia del fotografo) denuncia un uso abusivo e fortemente diffamatorio dell’opera del grande artista brasiliano. Il lavoro di Salgado, il più importante fotografo documentarista vivente, è sempre stato ispirato a valori del tutto opposti al messaggio razzista contenuto in questi manifesti.
Su mandato dell’autore, Contrasto ha intrapreso immediate azioni legali in difesa del suo onore e del suo lavoro.
Marco Zanette
Io ho interpretato i due manifesti come satira riuscitissima.Le foto di Salgado rappresentano una umanità semplice e dolente, e il contesto (ed il contrasto con il messaggio razzista) rendono benissimo l’assurdità del messaggio leghista (difendersi da chi?).
L’imbarazzo della Lega è stupendo: vorrebbero averlo fatto loro e rivendicarlo, ma se ne vergognano ancora un pochino.
Non so chi sia stato, ma secondo me è stato un grande. E il messaggio che ne esce è che il razzismo è stupido come chi lo propaga.
Peccato per la reazione di Contrasto: dopo una settimana a gridare insieme al mondo che il diritto di satira è sacro, è un po’ triste esibire subito dopo lo stesso sense of humor di un mullah e parlare di denunce e di diritto d’autore…
Valentina Cinelli
Un conto è il diritto di satira, un conto è il diritto d’autore.
Se conosci Salgado e il lavoro che ha portato avanti in questi anni, capirai perché il fotografo abbia incaricato l’agenzia Contrasto di agire per vie legali.
Marco Zanette
Mah…conosco e amo molto il lavoro di Salgado, quindi neppure per un attimo ho pensato che avrebbe prestato il proprio lavoro ad un messaggio razzista. D’altronde, penso che anche i responsabili della comunicazione della Lega non commetterebbero l’errore di usare un’immagine (che peraltro contraddice e sputtana il messaggio stesso) rubandola. La comunicazione della Lega peraltro non ha mai raggiunto un livello di raffinatezza tale da usare immagini di tale livello.Tutto depone quindi a favore di un falso. E se è un falso, un attimo di ragionamento in più sugli scopi e sugli effetti, prima di “adire le vie legali” contro non si sa chi, non sarebbe stato sbagliato. Comunque, massimo rispetto sempre per il Maestro Salgado!