La nuova edizione di Writing & Illuminating & Lettering di Edward Johnston
Per il centenario del Johnston Sans, il celebre font della metropolitana di Londra, il grafico inglese Paul Felton ha realizzato una nuova edizione di Writing & Illuminating & Lettering il libro del creatore del Johnston, Edward Johnston, pubblicato la prima volta nel 1906.
Paul Fenton in una lunga intervista per la rivista Grafik racconta della genesi della nuova edizione di Writing & Illuminating & Lettering. Dopo aver letto il libro, Fenton si è detto piacevolmente sorpreso dalla rilevanza che ha ancora oggi il contenuto e dalla scrittura di Johnston:
[quote]Non si ha la sensazione di leggere un libro scritto 100 anni fa. Johnston sembra avere un talento invidiabile nella creazione di cose che restano pertinenti e accessibile a più generazioni.[/quote]
Nell’intervista parla poi della rinascita e della popolarità che stanno avendo negli ultimi anni la calligrafia e il lettering :
[quote]Calligrafia e lettering hanno avuto una vera e propria rinascita negli ultimi anni, forse come reazione al fatto che tutto è diventato digitale. Basta seguire Seb Lester su Instagram per avere la percezione di quanto siano popolari. Molti degli artisti del lettering con cui ho parlato mi hanno detto di essere autodidatti. Non ci sono tantissimi corsi in giro a riguardo, quindi penso che questa nuova edizione di Writing & Illuminating & Lettering possa effettivamente giocare un ruolo importante nell’aiutare, educare e informare questa nuova generazione di artisti del lettering.[/quote]
Johnston Sans: The Tube typeface that changed everything
In un recente articolo la BBC a proposito del Johnston scrive di quanto sia stato influente. Il Johnston, che all’inizio era chiamato Underground, è considerato il primo sans serif moderno. Il Futura di Paul Renner è 1927, il Gill Sans dell’ex studente di Johnston Eric Gill è del 1928. Fino ad allora, le lettere stampate cercavano di riprodurre le fantasie calligrafiche della scrittura a mano in stile vittoriano, con i suoi riccioli e ghirigori decorativi. Il Johnston elimina volutamente qualsiasi decorazione.
“Le terminazioni e le decorazione rendevano difficile la lettura”, scrive Donna Steel, curatrice di una mostra presso il Ditchling Museum of Arts and Crafts in East Sussex su Edward Johnston e la sua influenza sulla stampa, e aggiunge:
[quote]Johnston Sans è una combinazione di leggibilità, bellezza e semplicità. È rassicurante, cosa molto importante quando siamo in viaggio, perché quando siamo in viaggio siamo vulnerabili. Il Johnston è sicuro di sé e ci rassicura. Sappiamo quando siamo nel posto giusto e il suo messaggio è chiaro.[/quote]
Simon Garfield a proposito del Johnston nel libro Sei proprio il mio typo scrive:
[quote]La creazione di Johnston si può anche classificare come il primo «carattere per la gente», il primo a essere stato disegnato per un uso quotidiano che non fosse legato alla cultura, alla politica o al rango sociale, bensì all’esigenza di viaggiare. Fu un carattere che diede un enorme contributo alla società e alla vita di tutti i giorni. O, come dice Stanley Morison, che non era certo incline alle iperboli: «La standardizzazione del Johnston Sans sulla metropolitana gli ha garantito, sul piano della progettazione grafica, una consacrazione civica e commerciale che non veniva accordata a un alfabeto dall’epoca di Carlo Magno».[/quote]