Flying houses, le case galleggianti di Laurent Chéchère
Viaggio immaginario nella Parigi popolare. Questa è la storia di Flying Houses, progetto fotografico poetico e surreale del francese Laurent Chéchère – fotografo, pubblicitario, viaggiatore – che ci trasporta in un mondo onirico fatto di case galleggianti.
Come un etnologo, Laurent immortala “le antenne televisive di anonimi edifici della periferia, i neon pubblicitari di un vecchio cinema a luci rosse di Pigalle, la finestra in fiamme di un edificio poco sicuro dove risiedono immigrati africani, i panni stesi su una roulotte di zingari in attesa di sfratto.”
Immortala la sua Parigi, quella di Menimoltant, antico sobborgo annesso alla città solo nel 1860, “ricco di culture quello dove è possibile incontrare il mondo ad ogni angolo di strada”.
La Menimoltant cantata da Charles Trenet e ripresa da Albert Lamorisse nel suo famoso Le Ballon Rouge, il mediometraggio che gli valse la Palma d’Oro a Cannes e un Oscar per la migliore sceneggiatura e che è stato fonte di ispirazione per il lavoro di Laurent Chéchère.
Le sue foto, che rendono omaggio a registi come Hayao Miyazaki, Wim Wenders, e Federico Fellini, sanno leggere quella bellezza nascosta dei vecchi edifici di periferia. Le sue case lievitano leggere, galleggiano nel cielo come mongolfiere, come aquiloni tenuti da fili invisibili, si staccano da terra e vivono una seconda vita, più poetica e romantica, lontana da tutte le difficoltà e le brutture della realtà.
Tutte le immagini © Laurent Chéchère